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Chi sono

 Sono Abderrahmane, gli amici mi chiamano AB, puoi chiamarmi così anche tu.
Mi piace viaggiare tra culture e paesi per tenere sempre aperta la mente.

 

 

Sono nato a Oued Zem nel 1986, in una città del Marocco, a circa 140 km da Casablanca. 

Nel 1994, con la mia famiglia ci siamo ricongiunti a mio  padre che per motivi di lavoro alla fine degli anni 80 si era trasferito in Italia, in provincia di Cuneo.

In Piemonte ho fatto tutti i miei studi, diplomatomi come geometra a Bra, laureandomi poi in Studi Internazionali – Scienze Politiche a Torino e sempre a Torino, ho fatto il Master in Managment of Development presso il campus ILO (Organizzazione Internazionale delle Nazioni Unite) e infine durante il lockdown ho colto l'occasione per fare un corso presso HarvardX "CitiesX: The Past, Present and Future of Urban Life" - Città: la vita urbana tra passato, presente e futuro.

Scrivo come collaboratore per la rivista settimanale Origami della testata La Stampa.

Nel 2014 sono stato eletto nel Consiglio comunale di Bra, dove ho avuto la delega alle politiche giovanili e l'inclusione.  

Da luglio 2020 faccio parte del Consiglio D'Amministrazione dell'Ufficio Pio della Fondazione Compagnia San Paolo insieme ad altri esperti per sviluppare nuove idee per contrastare la povertà e l'esclusione nella città di Torino e in Piemonte.

 

Oltre all'importante impegno politico, ho ricoperto il ruolo di referente d’area dei paesi del Nord Africa per Slow Food Internazionale. In seno all'organizzazione, nel 2015 abbiamo deciso di aprire un nuovo ufficio dedicato alle tematiche migratorie, di cui sono il responsabile, lavorando alla creazione di una grande rete migranti di Terra Madre: tra questi ci sono produttori, allevatori, ristoratori, giornalisti e accademici di oltre 65 nazionalità residenti in Italia. Tra gli obiettivi ci sono quelli di mettere in connessione le attività di Slow Food con le storie delle realtà migranti sul territorio nazionale; analizzare gli effetti delle migrazioni e del cambiamento climatico sulla biodiversità locale e supportare il coinvolgimento delle comunità migranti, visti, come attori protagonisti nella cooperazione internazionale nelle loro terre di origine.

 

Nel 2011 iniziai la carriera di mediatore interculturale (ruolo che copro tutt'ora) negli uffici della prefettura di Cuneo, nelle scuole e nel carcere di Cuneo con un progetto per i detenuti e la polizia penitenziaria. I progetti e laboratori realizzati in tutti gli ambienti ricchi di diversità erano e sono, atti ad aumentare la conoscenza reciproca tra persone di origini e culture diverse, atti ad abbattere quei muri trasparenti del pregiudizio dentro tutti noi. 

 

A questo ho affiancato laboratori sull’Intercultura nelle scuole e nelle Università della Terza età.

Proprio con i più anziani, che negli anni tendono a irrigidire le proprie posizioni in materia di diritti civili, immigrazione e inclusione.

È fondamentale instaurare un dialogo, al fine di arricchire reciprocamente il proprio bagaglio culturale e costruire ponti intergenerazionali.

 

Mi sono sempre occupato di diritti umani e Intercultura, non solo tra le aule delle scuole, ma anche scrivendo come giornalista per il Corriere di Alba e Bra e per il blog della rivista Stranieri in Italia, militando attivamente per un breve periodo, da giovane nel gruppo di Alba-Bra di Amnesty International che mi ha trasmesso ancora di più l’amore verso queste problematiche, qualche anno dopo ho contribuito alla nascita dell'associazione internazionale Alliance for Freedom and Dignity.

Da Ottobre a Dicembre 2019, ho avuto l'onore, grazie alla Community organizing Onlus di Roma, di essere formato da Community Organizer presso la Metro Industrial Area Foundation a Chicago fondata da Saul Alinsky.  Il training si è tenuto a Chicago e nelle contee di DuPage e Kane.

 

Sono stato presidente dell'associazione nazionale NILI (Network Italiano dei Leader per l'Inclusione) con sede a Torino. Da settembre mi fa onore condurre da presidente l'associazione CoDiasCo, un associazione regionale che raggruppa le associazioni della diaspora in Piemonte nel campo della cooperazione internazionale.
Faccio parte di Transatlantic Inclusion Leaders Network (TILN) di German Marshall Fund , un gruppo eccezionale di giovani attivisti, tra Europa e Stati Uniti, per l’inclusione; ognuno nel suo territorio realizza attività mirate all'uguaglianza, ai diritti, all'innovazione e alla crescita collettiva che non veda come svantaggioso l’appartenere ad un’etnia o religione o altre culture.

Nel mio tempo libero, do spazio alle mie passioni: fotografia, mangiare, viaggiare e giocare calcio. 

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Bra, Cuneo - Italia

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