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Sisterhood Salaam Shalom

L’accoglienza da parte della famiglia è stata davvero bella. Mi hanno organizzato, una bellissima stanza, in una bellissima casa, la macchina per i prossimi mesi e fatto sentire parte della famiglia. (Non riporto qui invece l’incontro con i funzionari dell’immigrazione al mio arrivo 🎃) Anyway…

Il giorno dopo il mio arrivo, ho avuto una riunione con trenta leader di varie comunità già in questo veloce incontro ho imparato veramente tanto, la prima cosa, non banale. I tempi. Abbiamo iniziato 1 minuto, anzi, circa 50 secondi di ritardo e si son scusati.

L’ODG era perfetto, sincronizzato, secondo per secondo. Doveva durare il tutto un’ora e 25 minuti. Dopo un’ora e 25 minuti ci siamo alzati in piedi perché concluso l’incontro. Hmm.. io pensavo al famoso quarto d’ora accademico. (E’ cosi normale arrivare in ritardo anche per me in Italia che per abbellire una cosa così negativa, la si chiama con orgoglio, quarto d’ora accademico).

Ogni giorno da quando sono arrivato qui, ho avuto circa 4 incontri al dì con diverse istituzioni e ogni volta durante la chiacchierata parte il mio WOW. Quello che stanno facendo alcune realtà è così affascinante che si rimane davvero colpiti.

Poco fa ho visitato la comunità ebraica, presso la sinagoga Etz Chaim, si considerano ebrei riformisti. Quest’incontro rientra nel programma delle sessioni di ascolto dove i fedeli si raccontano ed espongono quei problemi che per loro è indispensabile condividere per poi riuscire a individuare una possibile soluzione. In questo incontro è uscito fuori molto il tema delle coppie miste, tra una persona ebrea e un partner di un altro credo. Come gestire un conflitto generazionale tra i figli e tra suoceri.

Ho avuto il piacere di scambiare una lunga chiacchierata con Kathie. Kathie è molto attiva nella comunità ebraica e mi ha raccontato che circa una volta al mese, una ventina di donne ebree e musulmane si ritrovano in amicizia a casa di una del gruppo per condividere del tempo insieme, per mangiare, per fare progetti sul territorio, per parlare delle condizioni a scuola dei propri figli ecc… Si sono formate da anni in associazione e si chiamano SISTERHOOD OF SALAAM SHALOM. Solo sul territorio di Chicago vi sono circa 400 donne. Tra Stati Uniti e Canada vi sono 170 gruppi. La cosa interessante è che si sentono sorelle, amiche e fanno viaggi insieme. Tra i tuor che organizzano vi è quello al campo di concentramento di Auschwitz. La persona che organizza il viaggio e fa da guida è un’esperta di genocidi, ed è musulmana.


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