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USA: National Alliance on Mental Health


Durante l’incontro avuto con la direttrice della National Alliance Mental Health, mi ha molto colpito scoprire che il 45% della popolazione carceraria degli USA (due milioni) è rappresentata da persone affette da disturbi mentali certificati o tossicodipendenze. Prima di questo incontro non ero a conoscenza dell’incidenza di questo tipo di patologia nella popolazione e dell’impatto che hanno sulla vita delle comunità cittadine. Riporto qui alcuni dati che mi hanno particolarmente colpito.


  • Il 19,1% degli adulti ha avuto una malattia mentale nel 2018 (47,6 milioni di persone). Ciò rappresenta 1 su 5 adulti.

  • Il 4,6% degli adulti ha avuto gravi malattie mentali nel 2018 (11,4 milioni di persone). Ciò rappresenta 1 su 25 adulti.

  • Il 16,5% dei giovani di età compresa tra 6 e 17 anni ha avuto un disturbo di salute mentale nel 2016 (7,7 milioni di persone)

  • Il 3,7% degli adulti ha sperimentato un disturbo da uso di sostanze e malattie mentali nel 2018 (9,2 milioni di persone)

  • Anche il 19,3% degli adulti con malattia mentale ha avuto un disturbo da uso di sostanze nel 2018 (9,2 milioni di persone)

  • Il 37% degli adulti incarcerati nel sistema carcerario statale e federale ha una malattia mentale diagnosticata

  • Il 70,4% dei giovani nel sistema giudiziario minorile ha una malattia mentale diagnosticata

  • Il 41% dei pazienti con Veteran's Health Administration ha una malattia mentale o un disturbo da uso di sostanze diagnosticato

Secondo la NAMI tornando sulla questione carceraria, molte persone, se al momento dell’arresto si fossero trovate di fronte a dei poliziotti preparati ad affrontare o semplicemente riconoscere una crisi di panico o una crisi di astinenza, molto probabilmente non sarebbero state recluse. Alcuni avrebbero avuto solo bisogno di essere tranquillizzate e altre di accedere alle loro terapie. Inoltre, sempre secondo la NAMI, una volta liberi dalla reclusione, non riuscendo a trovare facilmente un lavoro e non riuscendo quindi ad inserirsi nel tessuto sociale, queste persone vengono arrestate nuovamente.

Sono rimasto veramente impressionato dalla percentuale di persone affette da patologie conclamate che vive nelle carceri. Oltre a rappresentare una voce di spesa enorme per il bilancio pubblico, questo fenomeno descrive anche le inefficienze del sistema giudiziario americano.

Sono fortemente convinto che ci sia bisogno di un approccio completamente differente nei confronti di coloro i quali presentano disturbi mentali o problemi di dipendenza e sono molto onorato di prendere parte a questo cambiamento seppur in maniera temporanea. Insieme all’organizzazione con la quale mi sto impegnando in questi mesi, DuPage United, cercheremo di promuovere la formazione di mille poliziotti per fornire loro le competenze e conoscenze che gli permetteranno di riconoscere le persone affette da queste patologie e che non vanno arrestate, spesso arrestate per comportamenti di “buon costume”, bensì necessitano di essere curate.

 

La malattia mentale è ancora un tabù negli States e questi numeri servono a sensibilizzare maggiormente l’opinione pubblica e sostenere una migliore assistenza sanitaria. Tra gli effetti delle malattie mentali non ci sono solo atti criminali o comportamenti considerati non consoni al buon costume ma anche suicidi.

Il suicidio è la seconda causa negli Stati Uniti tra le persone di età compresa tra 10-34 anni.

Ed è la decima causa in generale.

  • Il tasso complessivo di suicidi negli Stati Uniti è aumentato del 31% dal 2001

  • Il 46% delle persone che muoiono per suicidio è stato diagnosticato una condizione di salute mentale

  • Il 90% delle persone che muoiono per suicidio ha mostrato sintomi di una condizione di salute mentale, secondo le interviste con familiari, amici e professionisti medici ( noto anche come autopsia psicologica )

  • I giovani lesbici, gay e bisessuali hanno 4 volte più probabilità di tentare il suicidio rispetto ai giovani eterosessuali

  • Il 75% delle persone che muoiono per suicidio sono uomini

  • Gli adulti transgender hanno quasi 12 volte più probabilità di tentare il suicidio rispetto alla popolazione generale

  • Prevalenza annuale di pensieri gravi di suicidio, da parte del gruppo demografico statunitense:




*I dati sono riportati dagli condotti dalle seguenti organizzazioni: Substance Abuse and Mental Health Services Administration (SAMHSA), Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e dal Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.




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