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Nasce l'alleanza tra le diaspore africane e l'agenzia di stampa Dire

“Raccontare la normalità” contrastando anche sul piano giornalistico gli stereotipi sull’Africa e gli afroitaliani, creando spazi, piattaforme e sinergie che coinvolgano anzitutto le nuove generazioni: sono alcune delle priorità emerse da un incontro ospitato dall’agenzia ‘Dire’ con rappresentanti e voci delle comunità originarie del continente. All’incontro sono intervenuti dirigenti di associazioni, artisti, scrittori e giornalisti. Da tutti l’invito ad alimentare subito, nel lavoro quotidiano e giornalistico, “una nuova narrazione”.

L’orizzonte sarebbe “una battaglia di civiltà e partecipazione” che non contrapponga ma unisca, in un mondo e in uno contesto, anche italiano, che vive di interconnessioni. Lo strumento indispensabile, in questa prospettiva, sarebbe un giornalismo più attento. “Le parole possono fare danni – ha sottolineato Nico Perrone, direttore della ‘Dire’ – e tornare poi al punto zero è una fatica incredibile”.

All’incontro, tra gli altri, hanno partecipato: Ada Ugo Abara, Anab Farah Abdi, Ismail Ali Farah, Abderrahmane Amajou, Adramet Barry, Godwin Chukwu, Fatou Diako, Jean-Jacques Diku, Cleophas Dioma, Eulalia Guiliche, Pap Khouma, Yves Michel Kondombo, Fortuna Ekutsu Mambuli, Balkyssa Maiga, Pio Mulamba, Insa Ndiaye, Omar El Hadj Ndiaye, Bertrand Mani Ndongbou, John Mwangi Njoroge, Manuella Penda, Michel Rukundo, Mukuna Samuloumba, Kassim Yassin Saleh, Ireneo Spencer, Andrea Spinelli Barrile, Mehret Tewolde, padre Efrem Tresoldi, Anna Spencer e Andry Rungi.

fonte Dire

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