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Progetto Diamase, cooperazione internazionale

Sabato e domenica abbiamo presentato il progetto Diamase alla diaspora marocchina e senegalese, di Bra e Genova.

Il ruolo delle comunità di questi due paesi è ormai appurato essere importante sia per l’economia Italiana che per quella del paese di origine.

I migranti in Italia in generale, come riporta l’INPS producono 130 miliardi all’anno, il 9% del PIL.

Tra quello che versano e quello che ricevono sottoforma di welfare, lasciano nelle casse dello Stato un saldo positivo di 5 miliardi di euro.

Perché?

Perché questa popolazione è più giovane di quella autoctona e quindi usufruisce meno di pensioni.

Aiutiamoli a casa Loro!!

Anche sulla retorica aiutiamoli a casa loro non ci siamo, lo si dice a slogan ma non lo si fa veramente, ci sono stati forti tagli negli anni passati alla cooperazione internazionale.

La cooperazione fa bene, non solo per rendere la vita facile alle popolazioni in difficoltà ma spesso queste si trasformano in un vero aiuto a non creare nuovi migranti a non creare viaggi della speranza ad alto rischio.

Ma se davvero vogliamo guardare seriamente, chi sta aiutando i paesi in via di Sviluppo, noteremmo che lo stanno facendo meglio le stesse comunità migranti che in Italia vivono, inviando parte dei loro stipendi in patria.

Pensate:

- Gli aiuti pubblici allo Sviluppo sono di 2.9 Miliardi di euro = 0.17% del PIL

- Le rimesse inviate dagli immigrati erano di 5.1 miliardi di euro = 0.30% del PIL

Per conoscere meglio il progetto scrivi a: a.amajou@slowfood.it

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