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Assemblea Parlamentare del Mediterraneo

Il 4 luglio sono stato a Milano, perché presso Borsa italiana si tenuto il meeting della PAM, Assemblea Parlamentare del Mediterraneo.

Il tema trattato come si evince dal titolo "alternative capital markets for economic growth in the Mediterranean. The critical role of parliamentarians" ha cercato di mettere sul tavolo della discussione una crescita economica dell'area Mediterranea cambiando in primis le relazioni che vi sono tra i paesi in molti casi non pacifiche.


Gli Stati che si affacciano sul mare di mezzo hanno tradizioni commerciali comuni che oggi possono trasformarsi in nuovi canali di investimento, di scambio economico, culturale e sociale.

L'obiettivo dell'evento era quello di raccogliere spunti e indirizzi al fine poi di stimolare, con l'aiuto dei Parlamenti della regione, investimenti reciproci e sostegno di joint venture miste. Il tutto attraverso emissioni obbligazionarie, quotazioni in Borsa e strumenti di crowdfunding da aggiungere a quelli di venture capital e private equity.


Ho avuto il piacere di chiacchierare con il segretario generale dell'Assemblea Sergio Piazzi, «L'Assemblea parlamentare del Mediterraneo è una rete di relazioni diplomatiche senza precedenti che coinvolge la regione euro mediterranea e si è storicamente dedicata a promuovere pace e sicurezza nella regione anche attraverso settori strategici quali acqua ed energia come risorse fondamentali di stabilità».

Non è mancata naturalmente una leggera tensione nella discussione quando il parlamentare Giordano Mousa Alwahsh ha ricordato la presenza di un paese (riferendosi a Israele) dell'area mediterranea che da oltre 70 anni opprime il popolo palestinese impedendo di fatto lo sviluppo del territorio.

La risposta di Majallie Whbee, della Knesset, non si è fatta attendere ricordando come giovani israeliani abbiano innovato il mondo dell'Hi-tech garantendo investimenti e crescita economica per il paese e che bisognerebbe rimboccarsi le maniche piuttosto che lamentarsi dell'occupazione dei territori.

Il parlamentare palestinese Omar Hamayel precedentemente prenotato a parlare su altri argomenti ha cambiato discorso soffermandosi sulla discussione mettendo al centro la causa palestinese "non c'è sviluppo senza libertà e quando un popolo è costretto a restare dentro i confini come succede alla popolazione di Gaza, non è possibile pensare all'economica, allo sviluppo, alla crescita o agli investimenti perché tutto questo senza la libertà non potrebbe mai essere possibile."





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